Il mito di Butade
“…il vasaio Butade Sicionio scoprì per primo l’arte di modellare i ritratti in argilla; ciò avveniva a Corinto ed egli dovette la sua invenzione a sua figlia, innamorata di un giovane.
Poiché quest’ultimo doveva partire per l’estero, essa tratteggiò con una linea l’ombra del suo volto proiettata sul muro dal lume di una lanterna; su quelle linee il padre impresse l’argilla riproducendone il volto; fattolo seccare con il resto del suo vasellame lo mise a cuocere in forno”.
(Naturalis Historia, XXXV, 15 e 151)
Secondo ciò che riporta Plinio il Vecchio, fu così che nacquero la pittura e la scultura, frutto dell'amore, quello di una donna per un uomo e di un padre per la figlia. E la nascita delle due “arti sorelle” (pittura e scultura) avvenne a partire da una linea, cioè da un disegno, che fin dalle origini mitologiche costituisce il fondamento, il padre di tutte le arti.
The Corinthian Maid - Joseph Wright of Derby 1782 |
Le incisioni dei Camuni
foto di un'incisione rupestre dei Camuni |
La rappresentazione appare, quindi, come un rituale magico del possesso per favorire l'esito della caccia; infatti, non sono state create da gente comune, ma da veri e propri "sacerdoti artisti", per pregare il mondo degli dei, degli spiriti e le forze della natura.
Nella mitologia orientale
In Cina esiste un dio della porcellana di nome Pussa, un tempo venerato dagli artisti, soprattutto dai disegnatori.
Narra una leggenda che non riuscendo alcuni operai a eseguire un disegno in porcellana commissionato dall'imperatore, uno di loro, in un momento di disperazione, si lanciò nella fornace ardente e fu consumato in un istante; la porcellana allora prese forma e colore e l'imperatore fu soddisfatto. L'infelice acquistò a questo prezzo l'onore di presiedere in qualità di dio ai lavori di porcellana.
Tipica porcellana cinese |
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