lunedì 30 marzo 2020

Il taccuino di Villard de Honnecourt

"Villard de Honnecourt vi saluta e prega tutti coloro che lavoreranno sulle macchine di questo libro, di pregare per la sua anima e di ricordarsi di lui, poiché in questo libro si possono trovare buoni consigli sulla buona arte delle costruzioni e sulle macchine di carpenteria; e troverete in esso l’arte di disegnare, i fondamenti, così come richiede ed insegna la disciplina della geometria."
Presunto autoritratto di Villard de Honnecourt
dal Livre de portraiture 

Il Livre de portraiture di Villard de Honnecourt è l'unica raccolta di disegni tecnici che un architetto del Medioevo ci abbia lasciato. Si tratta di un documento eccezionale di circa 200 disegni eseguiti dall'autore durante i suoi numerosi viaggi: oltre ad architetture, sculture e macchine sono rappresentate memorie di regole geometriche e costruttive, nonché scene simboliche della vita delle arti e delle corporazioni.
Il manoscritto, redatto tra il 1220 e il 1240, viene scoperto solo nel 1825 in un archivio presso St-Germain a Parigi ed è costituito da una raccolta di cui ci sono pervenuti solo 33 fogli di pergamena scritti e disegnati.

Nella sua essenzialità il taccuino di Villard è una pietra miliare, perché riesce a sintetizzare tutte le peculiarità della nuova figura dell’ingegnere costruttore di cattedrali.
I disegni e le didascalie del taccuino trattano di tecniche architettoniche in uso nei cantieri gotici, riproducono le piante della torre di Laon, delle chiese di Cambrai, Vaucelles, Meaux, l'elevazione interna delle cappelle absidali della cattedrale di Reims, motivi decorativi, soggetti sacri e profani, nonché schemi geometrici per la rappresentazione della figura umana e degli animali. 
La precisione degli schemi, la qualità degli schizzi, la perfetta corrispondenza delle piante sono straordinarie. 

Il taccuino di Villard de Honnecourt rappresenta la migliore fonte grazie alla quale siamo a conoscenza dello schema proporzionale della figura umana secondo il metodo gotico, che si offre quale alternativa al precedente schema vitruviano. 

Il Livre de portraiture, oltre a rappresentare il primo esempio di trattato di ingegneria, è l'interessante testimonianza della complessa figura dell'architetto gotico, della sua esperienza e abilità nel fornire ricette di intonaci, cementi, malte, accorgimenti sulla tecnica del taglio della pietra, schemi di figure racchiuse in reticoli geometrici per facilitare la riproduzione sulla pietra e sul muro fino all'estrosa invenzione di macchine (da guerra o per sollevare pesi), e di un orologio solare.


La catapulta (o trabucco)

I contrafforti della cattedrale di Reims

















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